Mutui INPS ex INPDAP a tassi agevolati



L'INPS è subentrato all'INPDAP a partire dal 1° gennaio 2012 e si è fatto carico di tutti i servizi creditizi che in precedenza venivano erogati dall'Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica.

mutui inpdap tasso di interesse fisso o variabileOra quindi è l'INPS ad offrire a dipendenti e pensionati pubblici e statali la possibilità di richiedere mutui ipotecari edilizi a tassi agevolati per finanziare le spese di acquisto o costruzione della prima casa, acquisto o costruzione di un box auto o di un posto auto oppure per finanziare le spese di manutenzione o ristrutturazione dell'abitazione.

Esistono principalmente due possibilità: il mutuo a tasso fisso e il mutuo a tasso variabile.

In entrambi i casi il piano di ammortamento prevede sempre rate costanti per tutta la durata del finanziamento. Ricordiamo che dal 1/1/2019 le rate sono mensili e posticipate, di importo fisso (ammortamento alla francese).


Tassi di interesse in vigore nel 2024

Dal 1/1/2024 è in vigore il nuovo regolamento per i mutui ipotecari edilizi INPS ex INPDAP. I tassi di interesse in vigore nel 2024 sono ancora quelli approvati con Determinazione del Commissario straordinario n. 72/2023. Questi tassi di interesse si applicano a tutte le domande di mutuo presentate a partire dal 1° novembre 2023.

Tipo mutuo Tasso
Mutuo INPDAP Tasso Fisso Calcolato in base al nuovo metodo del loan-to-value (vedi tabella sottostante).
Mutuo INPDAP Tasso Variabile tasso variabile pari all'Euribor a un mese calcolato su 365 giorni e maggiorato di 150 punti base.


Ecco la tabella per calcolare il tasso fisso (nuovi valori in vigore dal 1 febbraio 2020). Vengono stabiliti dei valori differenti a seconda della finalità per cui viene richiesto il mutuo ipotecario ex INPDAP. Questi nuovi valori si applicano a tutte le richieste di erogazione e surroga mutui effettuate dal 1/2/2020 e anche per le domande di rinegoziazione.

Mutuo ex INPDAP per acquisto nuova casa, lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, acquisto di box auto / posto auto:

Durata LTV <= 50% 50% < LTV < 80% LTV > 80%
Fino 10 anni 2,93% 2,98% 3,13%
Fino 15 anni 2,90% 2,95% 3,10%
Fino 20 anni 2,88% 2,93% 3,08%
Fino 25 anni 2,84% 2,89% 3,04%
Fino 30 anni 2,82% 2,87% 3,02%

Se l'iscritto alla gestione ex INPDAP, al momento della domanda di mutuo ha già compiuto i 65 anni di età, dovranno essere applicati i tassi di interesse per una durata non superiore ai 15 anni.

Mutuo ex INPDAP per partecipazione a corsi universitari o corsi post laurea, master, conservatori, accademie delle belle arti, istituti di formazione professionale:

Durata LTV <= 50% LTV > 50%
Fino 10 anni 2,93% 2,98%
Fino 15 anni 2,90% 2,95%

Nuovo metodi di calcolo tasso interesse

TASSO FISSO
In passato il tasso di interesse fisso era sempre quello per tutta la durata del finanziamento. Fino al 30/06/2015 il tasso fisso era pari al 3,75%, e successivamente l'INPS aveva ridotto la percentuale del tasso di interesse fisso, portandola al 2,95% per le richieste effettuate dal 1/7/2015 in poi. A rendere operativa questa riduzione è stata la Determinazione Presidenziale n. 64 del 24 giugno 2015, che ha stabilito che a partire dal 1° luglio 2015 il tasso fisso si abbassasse di 0,8 punti percentuali.
Successivamente, tramite la determinazione presidenziale n.89 del 25 maggio 2017 l'INPS ha stabilito un nuovo metodo di calcolo del tasso di interesse fisso per i mutui ipotecari edilizi. Il nuovo metodo, in vigore per le domande dal 1/9/2017 in poi, propone un tasso differente a seconda della durata del mutuo e del loan-to-value (LTV), cioè il rapporto tra l'importo del mutuo e il valore dell'immobile indicato nella perizia estimativa dei tecnici dell'INPS. Questo metodo è stato confermato anche dalla determinazione presidenziale n.157 del 12 dicembre 2018.

Con le successive determinazioni presidenziale rilasciate ogni anno sono stati modificati i tassi fissi in adeguamento all’andamento dei tassi di mercato.

TASSO VARIABILE
Con il vecchio regolamento il tasso di interesse era pari all'Euribor a 6 mesi calcolato su 360 giorni e maggiorato di 200 punti base, rilevato al 30 giugno o al 31 dicembre del semestre precedente e applicato sul debito residuo a tale data. A partire dal 1° gennaio 2019, invece, il tasso di interesse variabile è pari all'Euribor a 3 mesi, calcolato su 365 giorni, maggiorato di 200 punti base, rilevato al 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre.


Cambio del tasso

L'articolo 7 comma 4 del nuovo regolamento per l'erogazione dei mutui ipotecari edilizi agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (in vigore dal 1/1/2024) prevede che il dipendente o pensionato ex INPDAP che ha ottenuto il mutuo ipotecario edilizio erogato dall'ente, abbia la possibilità di passare dal tasso fisso al tasso variabile o viceversa.

Il tasso di interesse, su richiesta del mutuatario non moroso, può essere trasformato da fisso a variabile, e viceversa, per una sola volta durante il periodo di ammortamento e decorsi due anni dal perfezionamento del contratto di mutuo.

Per poter cambiare il tasso di interesse è necessario che siano trascorsi almeno due anni dalla data di stipula del contratto di mutuo.

Il passaggio dal tasso fisso al variabile o dal variabile al fisso può essere richiesto dal mutuatario (cioè dal beneficiario del mutuo) solamente una volta durante tutta la durata del finanziamento. In questo modo, a seconda della situazione economica e dei tassi medi presenti sul mercato, è possibile scegliere il tasso più conveniente.

Il cambio di tasso comporta la ridefinizione del piano di ammortamento.

Per effettuare la domanda di cambio tasso di interesse, è necessario presentare un apposito modulo ("Richiesta di variazione del tasso di mutuo ipotecario edilizio").

Questo modello deve essere compilato e poi presentato all'INPS in uno dei seguenti modi:

  • tramite posta elettronica certificata all'indirizzo PEC della sede INPS di competenza a seconda del comune di residenza. La domanda deve essere quindi stampata, firmata e scannerizzata e occorre allegare anche la fotocopia di un documento di identità
  • tramite raccomandata con avviso di ritorno (con allegata fotocopia di un documento di identità)
  • presentata a mano agli sportelli della sede INPS competente per la pratica di mutuo



Disclaimer: mutuo-inpdap.com non è in alcun modo collegato a INPDAP o INPS, ma è un sito informativo dedicato ai mutui per dipendenti e pensionati pubblici ex INPDAP.